VENUS RF - Radiofrequenza Medicale

Di cosa si tratta?​​

venus rf radiofrequenza medicale

Venus Rf è unica sul mercato con una potenza di 300 Watt per un dispositivo medico portatile, raggiunge immediatamente la temperatura impostata per il trattamento ed assicura eccellenti risultati. È una tecnologia solida, affidabile ed efficace, progettata e costruita interamente in Italia.

Due diversi modi di erogare l’energia assicurano all’operatore di lavorare sempre in modo mirato per restituire al meglio tono ed elasticità alla pelle del viso e del corpo:

  • Monopolare, un’intensa irradiazione profonda utile per i trattamenti corpo
  • Bipolare, più superficiale per le zone delicate del viso e per trattare rughe particolari.

Venus Rf è provvisto di sistema ATC, Auto Temperature Control che permette di impostare la temperatura voluta per il trattamento e mantenerla automaticamente. La macchina riconosce inoltre in automatico i manipoli una volta inseriti nel connettore posteriore, evitando così all’operatore la ricerca del connettore specifico e garantendo al dispositivo la piena semplicità della sua portabilità.

Viene utilizzata efficacemente per:

  • Rassodare e contornare la pelle.
  • Attenuare ed eliminare le rughe.
  • Ringiovanimento del viso.
  • Compattare la pelle.
  • Eliminare la lassità cutanea.
  • Attenuare ed eliminare l’acne
  • Mantenimento lifting
  • Mantenimento liposuzione
  • Linfodrenaggio

Come Funziona?

Radiofrequenza medicale mezzo

La radiofrequenza medicale è ottenuta con una banda di onde elettromagnetiche non ionizzanti, comprese tra 0,4 e 1,5 MHz (400 e 1500 KHz).

L’azione fisica prodotta sui tessuti biologici è il riscaldamento della zona bersaglio. Minore è la frequenza e più profonda risulta la zona bersaglio.
Per tale motivo, le apparecchiature che utilizzano la radiofrequenza sono in genere definite termoterapie o diatermie.

L’effetto biofisico generato dalla radiofrequenza medicale consiste nella modificazione del campo elettrico della zona trattata, che provoca un cambio sia della carica elettrica che della resistenza al movimento degli ioni e delle molecole con conseguente aumento del calore. Si crea allora, per effetto joule, un innalzamento di temperatura localizzato in prossimità del dielettrico e omogeneamente distribuito, mediante un’energia termica non erogata dall’esterno, ma generata in seno al tessuto stesso dalle correnti ioniche.

Il grado e la profondità dell’effetto termico dipendono dalle caratteristiche di conduttività del tessuto trattato, Venus RF permette di lavorare con ottimi risultati in campo di lavoro da 3 a circa 20 mm di profondità. In questo campo, i tessuti di maggiore impedenza, quello adiposo per esempio, generano maggior calore con conseguente maggior effetto termico.

Nella modalità capacitiva (monopolare) vi è un elettrodo attivo metallico con rivestimento isolante in ceramica e una piastra metallica senza rivestimento. La piastra, assieme al tessuto biologico sottostante, costituisce l’armatura del condensatore, mentre la ceramica è il dielettrico. Con il passaggio della radiofrequenza, le cariche elettriche si concentrano in prossimità del dielettrico, con il conseguente riscaldamento delle strutture sottostanti, in particolare muscoli e tessuti molli. Per l’ottimale dispersione del calore è necessario muovere manualmente l’elettrodo erogatore, con massaggio circolare o lineare. In questo modo si evitano pericolosi surriscaldamenti cutanei nella zona da trattare. L’elettrodo di ritorno, invece, viene mantenuto fisso. In questa modalità non c’è trasmissione di corrente elettrica tra l’elettrodo attivo e quello passivo.

Nella modalità resistiva (bipolare, gli elettrodi sono sullo stesso manipolo), si utilizzano elettrodi metallici in contrapposizione; quindi, entrambe i conduttori in metallo più cute e muscoli costituiscono le armature. Il dielettrico invece è rappresentato dal tessuto a più alta resistenza presente tra i due elettrodi metallici, cioè pelle, tessuto adiposo, osso, tendini, aponevrosi e legamenti. Dunque, le strutture che più si riscaldano, al passaggio della radiofrequenza, sono i tessuti ossei e periarticolari. Tutti questi tipi di tessuto si riscalderanno di più durante un’applicazione resistiva rispetto a una capacitiva, a parità di intensità impiegata.

La tecnica capacitiva consente di lavorare con intensità maggiori, più in profondità e producendo un maggior aumento della temperatura e rappresenta sempre la prima scelta terapeutica in quanto è adatta a qualsiasi tipo di trattamento. La tecnica resistiva rimane una fedele alleata per complementari trattamenti più superficiali, come il trattamento delle rughe del viso dopo la stimolazione monopolare, nel caso di tendini e legamenti e anche di tessuto osseo prossimo alla pelle.

Le modalità capacitiva e resistiva, a parità di frequenza, possono essere erogate a diversi livelli energetici che corrispondono a precisi effetti:

  • Un basso livello energetico (50-100 W) presenta un effetto biostimolante, ma scarso effetto termico.
  • Un alto livello energetico (200-300 W) presenta un effetto termico spiccato, con scarso effetto biostimolante.
  • Un medio livello energetico (100-200 W) ha caratteristiche intermedie.

Quali sono le zone trattabili?

Le zone trattabili sono viso, addome, braccia, décolleté, collo, cosce, glutei, mani, piedi.

ll calore generato dalla radiofrequenza agisce sul collagene tissutale attraverso due distinti meccanismi:

1) Iperemia: capillarizzazione e stimolazione del microcircolo con maggior apporto di ossigeno e sostanze nutritive e conseguente aumento del metabolismo cellulare e tissutale.

2) Idratazione: mantenimento dei livelli ottimali di acqua nei tessuti interessati. Elevata rimozione dei cataboliti e tossine dalle zone interessate.

3) Effetto tensorio immediato: l’invecchiamento del collagene determina le prime rughe e una progressiva perdita di tonicità cutanea. L’alta temperatura che si raggiunge nel derma causa la denaturazione delle molecole di collagene provocandone un’immediata contrazione e ispessimento.  La molecola denaturata è più corta (Contrazione tridimensionale delle fibre con riduzione del diametro dell’elica) e più spessa. Questo fenomeno determina un aumento della consistenza del derma e un marcato effetto tensorio immediato e percepibile sia ispettivamente che palpatoriamente.

4) Formazione di nuovo collagene: l’aumento della temperatura genera la denaturazione della proteina di collagene per rottura dei legami intramolecolari con conseguente nuova contrazione (eliche più corte e più spesse). Tale denaturazione coinvolge una percentuale tra il 5 al 30% delle fibre totali ad ogni trattamento ed incrementa inoltre l’attività cellulare dei fibroblasti del derma, con conseguente stimolazione della sintesi proteica (Acido Ialuronico, Collagene tipo 1 Contouring ed Elastina). A distanza di tempo si assisterà ad un ulteriore aumento della compattezza cutanea, grazie al contributo del nuovo collagene e ad una maggiore elasticità dei tessuti dovute a nuova elastina.

Un trattamento standard di radiofrequenza è composto da un minimo di 6 a un massimo di 10 sessioni. Le sessioni durano circa 20 minuti per un trattamento facciale e circa 40 minuti per un trattamento corporale. Si consiglia di effettuare un intervallo di 15/30 giorni tra sessione e sessione.

Un trattamento standard di radiofrequenza è composto da un minimo di 6 a un massimo di 10 sessioni. Le sessioni durano circa 20/30 minuti per un trattamento facciale e circa 30/40 minuti per un trattamento corporale.

Accessori

  • Manipolo Monopolare viso diam. 35mm
  • Manipolo Bipolare viso diam. 16mm
  • Manipolo Monopolare corpo diam. 60mm
  • Piastra di riscontro per manipoli monopolari
  • Portamanipoli
DTS: Detection Control system
ATC: Auto Temperature Control
 
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